L’Ortodonzia di cosa si occupa?

  Mentre la figura del dentista ci è familiare, quella dell’ortodontista  non è ancora ben conosciuta , diversamente da quanto accade in altre nazioni. Rispetto al dentista, l’ortodontista segue un particolare percorso di studi che dà alla sua preparazione professionale un valore aggiunto, quello della ‘specializzazione in Ortognatodonzia’. Il percorso comincia con l’accesso ad una delle 19 Scuole Italiane di Specializzazione in Ortognatodonzia e si conclude dopo tre anni con un diploma. Tutti gli ortodontisti sono perciò dentisti, ma solo circa il 5% di essi è attualmente anche un ortodontista. L’alta specializzazione consente agli ortodontisti di affrontare efficacemente la diagnosi, la prevenzione ed il trattamento delle irregolarità facciali e dentali. L’ortodonzia (significa “denti dritti”) si occupa della prevenzione e della cura delle irregolarità facciali e dentali come ad esempio le malocclusioni, ovvero casi  di “cattivo morso”, o “cattiva relazione di contatto tra i denti dell’arcata superiore e quelli dell’arcata inferiore”. L’ortodonzia migliora l’estetica del sorriso attraverso il riallineamento dei denti, e perfeziona la qualità dell’occlusione regolando il modo in cui i denti vengono a contatto. Ciò influisce, tra le altre cose, sulla funzionalità di altre parti del sistema masticatorio (ATM e muscoli masticatori).L’ortodontista ha tutte le conoscenze e le competenze necessarie per muovere i denti e guidare lo sviluppo cranio-facciale allo scopo di curare bambini e ragazzi in età evolutiva, ma può intervenire anche su pazienti in età adulta. In entrambi i casi la specializzazione in ortodonzia è garanzia di massima professionalità e competenza nel risolvere queste problematiche e restituire un bel sorriso.

Chi è e cosa fa un ortodontista?

L’ORTODONTISTA SI OCCUPA DEL MANTENIMENTO, DEL RIPRISTINO O DELLA CREAZIONE DEL CORRETTO RAPPORTO OSSEO TRA I MASCELLARI,  DEL CORRETTO RAPPORTO TRA LE ARCATE DENTARIE E DELL’ ALLINEAMENTO DEI DENTI SI OCCUPA INOLTRE DELLE FUNZIONI CORRELATE: DEGLUTIZIONE FONAZIONE RESPIRAZIONE   E POSTURA

Un ortodontista è un professionista laureato in Medicina e Chirurgia o Odontoiatria Specializzato in Ortognatodonzia che si occupa dell allineamento dei denti e delle funzioni correlate.

 

Tutti gli ortodontisti sono dentisti , ma solo alcuni dentisti sono ortodontisti. Questo perchè va sottolineata la specializzazione e formazione aggiuntiva che solo un ’ortodontista possiede.

Quindi l’ortodonzia non si occupa solo dell’allineamento dei denti con finalità estetiche, ma il suo ruolo principale e primario è quello di ripristinare una giusta funzione dell’apparato stomatognatico.Sono ormai accertate le correlazioni che esistono tra sviluppo dei mascellari, l’ allineamento dentale, le funzioni della muscolatura periorale e  della lingua, con la postura

Perchè devo portare il bimbo dal’ortodontista?

La prima visita dall Ortodontista così come tutte le altre tipologie di visita può creare più ansie nel genitore rispetto a quelle che può generare nel bambino Preparare i bambini alla prima visita  vuol dire permettergli di vivere questa nuova esperienza con fiducia.

La prima visita nel nostro studio è gratuita previo appuntamento.

Viene eseguita una valutazione Pedodontica e Ortodontica viene rilasciata una valutazione da conservare ed eventualmente consegnare al proprio Pediatra difucia

 

A quale età e meglio portare i bimbi per un controllo?

La prima visita deve avvenire quando il bambino compie 3-4 anni.

Si inizia un percorso con visite periodiche gratuite di controllo per monitorare lo sviluppo osseo dei mascellari fino all’adolescenza. Queste visite permettono di controllare lo sviluppo corretto dei mascellari e una conseguente corretta eruzione dei denti .Spesso si pensa che i bambini debbano essere portati dall’Ortodontista quando sono presenti tutti i denti definitivi, oppure quando si nota un’irregolarità del sorriso; in realtà Ortodonzia è soprattutto prevenzioneguida alla crescita scheletrica e dentale del bambino E’ utile fissare un primo controllo ortodontico specialistico a 5/6 anni, quando incomincia la permuta dei denti da latte ed iniziano ad arrivare i primi denti permanenti.

Nel bambino in crescita,  tra i 5/ 6 anni, l Ortodontista 

  1. Verifica che la permuta dei denti da latte avvenga con regolarità, intercettando eventuali anomalie nell’eruzione dei denti permanenti;
  2. Controlla che ci sia spazio per i denti in arrivo, per limitare le probabilità che si blocchino all’interno dell’osso (inclusione dentale);
  3. Intercetta le abitudini viziate come la suzione del dito/ciuccio e/o la respirazione orale che nel tempo possono portare allo sviluppo di problemi dentali e scheletrici (quali il morso aperto e il palato stretto);
  4. Esamina la conformazione del palato, alla quale è correlata la qualità del combaciamento dei denti posteriori e la qualità della respirazione;
  5. Valuta la modalità di crescita delle ossa mascellari e l’occlusione dentale.
  6. Identifica l’eventuale presenza di fattori di rischio per la frattura accidentale dei denti davanti ed instaurare, se necessario, strategie di prevenzione;
  7. Conferma il corretto funzionamento dell’articolazione della ATM(articolazione temporo-mandibolare);
  8. Valuta la salute di dentigengive e l’anatomia di dei frenuli labiali e linguali.

In età adolescenziale le arcate dentali si sistemano da sole?

L’adolescenza è l’età compresa tra gli 12 e i 18 anni, periodo in cui avvengono notevoli cambiamenti nello sviluppo corporeo, includendo anche quelli a carico dei mascellari e della dentatura. Si passa dalla dentatura mista alla dentatura definitiva e si completa la crescita dei mascellari con relative modificazioni anche dell’ estetica del viso.

Trattamenti ortodontici adolescenti

Diventa fondamentale in questa fase sottoporre l’adolescente ad una visita ortodontica in modo tale da valutare la necessità di eseguire un trattamento ortodontico.
Se vengono rilevate delle problematiche, viene formulata una diagnosi e successivamente un piano di trattamento per finalizzare in maniera ottimale sia l’occlusione che l’estetica facciale

e le funzioni stomatognatiche. Le dissgnazie che insorgono prima dell adolescenza possono avere una risoluzione favorevole o peggiorare.

A che età è meglio iniziare una terapia ortodontica?

E’necessario precisare che le terapie ortodontiche vanno fatte se necessarie ovvero non va messo l’apparecchio solo perchè i compagni di classe lo hanno. Come tutte le terapie mediche vanno eseguite spiegate e comprese se necessarie, sono spesso lunghe e costose. Riguarda a che età iniziare se sussiste un problema ortodontico che deve essere trattato prima si inizia meglio è quando vi sia comunque la collaborazione del paziente . E’ necessario ricordare che fin quando vi è crescita osseasino a ai 20 anni nel maschio e all’ epoca del menarca si possono modificare opportunamente i mascellari a fine crescita questo non è più possibile, se non chirurgicamente si potranno muovere i denti.

Quanto dura il trattamento di ortodonzia?

Una delle prime domande che i pazienti ortodontici che fanno è quanto tempo bisogna portare l’apparecchio ortodontico. Non esiste una risposta  standard a questo tipo di domanda, per il numero e la complessitá dei fattori personali che interagiscono e determinano la durata del trattamento ortodontico. Tuttavia, ci sono un paio di linee guida che permettono di prevedere più o meno i risultati e i tempi necessari per ottenerli.dipende dal tipo di trattamento e a che età  si inizia il trattamento :

Il trattamento intercettivo precoce nel bambino in genere sei mesi un anno

Il trattamento funzionale nei bambini ha la stessa durata

Il trattamento fisso con bandaggio in entrambe le arcate dai 12 ai 16 mesi

La durata del trattamento ortodontico stimato  é una durata ideale che in realtà può risultare più lunga o più breve, per dei fattori non prevedibili anticipamente.
Tutte le persone sono diverse, avendo gengive piú o meno sane, ossa piú o meno dense, tutte queste differenze rendono i denti piú o meno riluttanti a muoversi e allinearsi, allungando la durata prevista del trattamento o al contrario, abbreviandola.
Non solo le differenze anatomiche, ma anche le differenze del tipo di apparecchio ortodontico sono in grado di influire sulla velocità e la forza con cui reagite al trattamento ortodontico, cosí varia anche la durata del trattamento. Ma anche un bracket non più cementato al dente o un’ elastico ortodontico impropriamente collocato possono allungare il trattamento. Il fattore piú importante non è altro che il comportamento e l’atteggiamento del paziente e soprattutto la colloborazione.

 

I trattamenti ortodontici sono dolorosi?

Dipende dal tipo di trattamento, le apparecchiature funzionali quelle mobili danno sensazione di ingombro ma non dolore con le apparecchiature fisse può avvertire qualche fastidio i giorni successivi all’applicazione dell’apparecchio o alla sua attivazione. Si tratta di piccole irritazioni della mucosa che va a sfregare contro le parti sporgenti dell’apparecchio e di sensibilità dei denti. A volte interviene una lieve dolenzia dentale spontanea e alla masticazione. Nel giro di pochi giorni i fastidi vanno ad attenuarsi, fino a scomparire: i recettori parodontali del dolore, che si attivano a causa delle pressioni esercitate dall’apparecchio, nel giro di breve tempo vanno incontro ad adattamento e i fastidi cessano.

Le cure ortodontiche causano carie ai denti?

Normalmente no bisogna bisogna una attenta valutazione della cariorecittività mediante semplici test all inizio del trattamento e soprattutto mantenere una scrupolosa igiene dentale

Anche gli adulti possono fare trattamenti ortodontici?

Si certo, anche gli adulti possono ricorrere all’Ortodonzia .Nell’adulto la crescita ossea dei mascellari è completa e la dentatura è ormai quella definitiva, se da bambini si interviene sulla crescita scheletrica in atto, sugli adulti l’ortodonzia può dunque intervenire unicamente sui movimenti dentali e, in particolare, sulle malocclusioni, ovvero il disallineamento tra i denti dell’arcata superiore e quella inferiore. Ciò nonostante, i risultati possono essere ottimali, specie se dopo la terapia si ricorre ad apparecchi di contenzione per mantenere nel tempo i risultati raggiunti. Si può con la Gnatologia una branca dell ortodonzia correggere le disfunzioni dell ATM (articolazione temporo mandibolare)

Attraverso trattamenti mirati è possibile migliorare e correggere i “den)ti storti” a qualsiasi età.

Quale alimentazione seguire durante il trattamento di ortodonzia?

Particolare attenzione  va posta al modo di magiare, va evitato di mordere con i denti anteriori (panino, pizza, mela, vanno spezzati con le mani o tagliati con il coltello) e di masticare in maniera troppo energica!
Con l’apparecchio fisso il periodo più impegnativo è costituito dai primi 5-7 giorni, con un incremento del disagio nei primi 2-3 giorni e una progressiva diminuzione fino alla totale scomparsa in altri 3-4.
In genere si suggerisce per i primi giorni, fintanto che si avverte fastidio, di evitare di mangiare cibi molto caldi perché i fili utilizzati vengono attivati dal calore, e di applicare la cera ortodontica sulle parti più sporgenti e fastidiose dell’apparecchio.
In questo periodo, inoltre, per ridurre al minimo il disagio si possono selezionare cibi morbidi come purè, hamburger o formaggio morbido.
Successivamente la dieta può essere più varia.
Si consiglia, tuttavia, di evitare cibi molto duri e croccanti (come il pane, caramelle dure, il torrone,) di tagliare a pezzetti cibi come mele, carote; di evitare – come premesso – gomme da masticare e caramelle gommose che possono aderire alle bande e gli attacchi dell’apparecchio fisso.

Quali sono le buone abitudini da sapere prima, dopo e durante il trattamento ortodontico?

Mantenere una igiene corretta

Controlli periodici dallIgienista dentale e seguirne scrupolosamente i  consigli

Si consiglia di ridurre l’assunzione di cibi e bevande dolci: i cibi a base di zuccheri e amidi che generano una placca batterica adesiva e molto acida,  É buona regola nel corso del trattamento tagliare a piccoli pezzi i cibi duri come le carote e le mele, e non masticare cubetti di ghiaccio. I dolci duri o “appiccicosi” possono danneggiare i fili e staccare i brackets. É anche il caso di evitare cibi particolarmente duri e croccanti, le gomme da masticare e le caramelle dure e gommose che possono staccare l’apparecchio .

Posso continuare a fare sport se ho un apparecchio ortodontico?

Se si e’ in terapia con apparecchio rimovibile tipo quelli che si usano generalmente nelle ore notturne lo si lascia a casa e si pratica l attività sportiva

Se si è in terapia con apparecchio fisso bisogna evitare sport di contatto tipo Boxe o similari si possono praticare altre attività con precauzione ed eventualmente farsi confezionare una protezione comunemente detta paradenti

I trattamenti di ortodonzia sono coperti dall’assicurazione?

LE ASSICURAZIONI PRIVATE NORMALMENTE  COMPRENDONO UN TRATTAMENTO ANNUALE SINO AD UN MASSIMALE

ESISTONO INOLTRE CONVENZIONI CON DIVERSI ENTI E ASSOCIAZIONI

Se non ho più alcuni denti posso comunque fare il trattamento ortodontico?

SI BISOGNA VALUTARE OGNI SINGOLO CASO

Si possono aprire o chiudere spazi tra i denti esiste inoltre una branca dell Ortodonzia che si occupa di collaborare con il  Dentista protesista

Quali sono i vantaggi della terapia ortodontica?

I  benefici dell’apparecchio ortodontico

L’apparecchio ortodontico è ormai sempre più diffuso tra i bambini, gli adolescenti e gli adulti, con lo scopo comune di allineare i denti ma le funzioni vanno ben oltre:

Migliora il sorriso.

È uno dei benefici più importanti per le ricadute positive sull’autostima e le relazioni sociali. Ad esempio, la correzione tempestiva nei bambini di alcuni tipi di malocclusioni riduce il rischio di bullismo in età adolescenziale

Migliora la masticazione.

La digestione comincia dalla bocca: avere una corretta chiusura dentale favorisce una migliore masticazione ed una corretta deglutizione, azioni fondamentali per la fase orale della digestione.

Migliora la respirazione.

Grazie a studi recenti si è scoperto che la correzione di alcune malocclusioni riduce il rischio di apnee notturne in età adulta e contribuisce a risolvere le apnee in  età pediatrica

Migliora la pronuncia.

Avere un morso corretto aiuta nella pronuncia di alcuni fonemi, in particolare quelli dentali. L’aggiunta di alcuni esercizi per la lingua completa il recupero del difetto.

Migliora la deglutizione

Negli ultimi tempi è stata data una grande importanza alla conoscenza della
deglutizione, delle sue varianti, delle sue devianze e delle sue patologie in rapporto al
fatto che nuovi strumenti (la videofluoroscopia, l’indagine con fibre ottiche) ne hanno
permesso uno studio approfondito. Da questo emerge come le alterazioni della
deglutizione e disfagie siano estremamente frequenti interessando circa un terzo della
popolazione una terapia adeguata ne corregge la funzione

Migliora la qualità della vita.

È la conseguenza di tutti i benefici precedenti. Le cure con apparecchio ortodontico portano ad un miglioramento della qualità della vita, in quanto migliorano la percezione di “sé” ed alcune funzioni fondamentali – come la respirazione – con conseguente benessere fisico e psico-sociale, essenziali per il mantenimento di una buona salute.

E ricorda che usare l’apparecchio non è una moda, bensì una terapia medica vera e propria che deve essere eseguita da un Dentista qualificato, il quale deve valutare la reale necessità ed il momento giusto per effettuare le cure appropriate, specifiche per quella malocclusione.

Quanto costa il trattamento ortodontico?

La prima visita è gratuita ed anche i controlli successivi sin quanto non sia necessario iniziare la terapia

La visita ortodontica, il tracciato cefalometrico ed il piano di terapia vengono inglobati nel costo generale della terapia, se eseguita presso lo stesso studio.

Il costo del trattamento ortodontico varia a seconda delle tipologie di apparecchi usati.

In genere il costo  della terapia ortodontica ha un prezzo piuttosto elevato, di cui l’apparecchio non è che una parte.Viene rilasciato un preventivo comprendente tutta la terapia compresi apparecchi necessari le visite di controllo le modifiche necessarie e la contenzione e i controlli a fine terapia. Il prezzo effettivo di una terapia con apparecchi fissi   si aggira intorno ai 1.500 / 2.000 euro per arcata compresa di contenzione finale. Questo vale in genere per tutto il trattamento, il quale dura in media uno-due anni, visite di controllo comprese. Il costo della terapia con apparecchio mobile può aggirarsi intorno ai 750-1.500 euro per tutto il trattamento, visite comprese.L’ortodonzia invisibile linguale ha un costo superiore del 20% circa, la terapia con Allineatori (Invisalign ed altre) partano da 3000 – 3550  euro ad arcate.

Il costo della terapia viene normalmente distribuito nel corso della terapia stessa concordando con i genitori del bambino o con l utente.

 

 

 

I Bioattivatori funzionano?

L’ELASTIC ORTHODONTIC REHABILITATION SYSTEM ®

ORTODONZIA INFORMAZIONALE SISTEMICA GLOBALE
NEUROFUNCTIONAL ORTHOPEDIC ORTHODONTICS

introdotta di recente A.M.C.O.P distribuita dalla Micerium è stata accolta dagli Ortodontisti con entusiasmo e sta dando ottimi risultati se usata con le indicazioni giuste. I Bio-Attivatori elastici   sono caratterizzati da una gamma completa di dispositivi armonizzatori d’arcata.
I dispositivi si distinguono mediante colorazioni diverse. Inoltre i dispositivi sono contrassegnati da lettere e numerazioni diverse. I dispositivi sono disponibili in un kit completo di quattro tipologie di forma di arcata differente di prima classe in relazione al tipo di conformazione cranica, per un’azione di carattere ortopedico funzionale. Sono anche disponibili dispositivi per seconde e terze classi e dispositivi per bambini molto piccoli quando presentano arcate con denti decidui ( denti da latte), quando sono presenti deviazioni delle arcate dentarie associate a deviazioni del cranio e della faccia e anche dispositivi tipo ciuccio per un trattamento precoce ed intercettivo, considerando che il movimento dentale nei bambini piccoli è semplice, perché le fibre del periodonto sono ancora immature. Tutti i dispositivi sono stati progettati e realizzati per un effetto espansivo delle arcate dentarie. Sono quindi indicati per bocche con dentatura solo decidua (denti da latte), per bocche con dentizione mista e per adulti con dentature complete dei denti permanenti. L’attivatore presenta dei limiti riguardo la rotazione dei canini, premolari e molari, denti del giudizio di traverso, denti mesializzati, gravi dismorfosi scheletriche e in una condizione di mobilità generalizzata dei denti in fase avanzata.

 

L’occlusione dei denti e la postura

L’occlusione è un processo evolutivo, dinamico, continuo.

 

L’occlusione conforma la matrice posturale. Una malocclusione è la conseguenza di problemi disfunzionali del paziente associati a dismorfosi più o meno gravi. Quanto più precoce ed intercettivo sarà l’inizio del trattamento, tanto maggiore sarà il possibile recupero fisiologico della corretta forma e funzione. Il lavoro intercettivo ha lo scopo di semplificare il trattamento ortodontico e non prevede, quindi, estrazioni di denti sani per il recupero di spazi in arcata. Ripristina le diverse dismetrie del sistema dento-cranio-facciale (ortopedia) e le funzioni neurovegetative della bocca, quali la deglutizione, la respirazione, la masticazione e la fonazione. Questo tipo di trattamento, quindi, consente un eventuale successivo trattamento con attacchi multibrackets o con allineatori tipo mascherine, su strutture cranio-cervico-mandibolari ben armonizzate ed equilibrate. Così si abbreviano i tempi in maniera sostanziale e si limita l’eventuale comparsa di recidive a trattamento ultimato. Inoltre, la postura dipende dall’equilibrio cranio-cervico-mandibolare e, quindi, con il recupero della corretta posizione del massiccio cefalico e dei dismorfismi cranio-facciali, che sono correlati alle lesioni della sinfisi sfeno-basilare , sarà anche possibile il ripristino delle prime vertebre della cervicale, per un costante controllo della postura.

Il medico Ortodontista deve considerare il paziente globalmente per una corretta diagnosi e poter così stabilire un piano di trattamento.

Il fine è raggiungere un normale risultato funzionale ed un risultato estetico quanto più perfetto possibile.

Un trattamento ortodontico ben eseguito ha lo scopo di ricollocare l’individuo nella corretta verticalità attraverso un idoneo trattamento occlusale. Il medico ortodontista deve essere l’architetto del cranio per una corretta relazione dento-cranio-cervico-mandibolare, vera base posturale.

La vostra filosofia ortodontica?

L’ortognatodonzia è una specializzazione odontoiatrica che è andata incontro a grandi evoluzioni negli ultimi decenni trasformandosi da una “tecnica per raddrizzare i denti” e ottenere un bel sorriso ad una raffinata materia di tipo medico generale che mette in luce l’interazione del complesso sistema mandibolo-cranio-cervico-vertebrale dimostrando, con evidenza sempre maggiore, una stretta correlazione fra malocclusioni e problematiche posturali secondarie. Risulta quindi fondamentale effettuare una corretta diagnosi nel paziente in età evolutiva al fine di accompagnarlo verso una crescita craniale corretta e bilanciata per evitare l’insorgenza, da adulto, di disordini cranio-mandibolari e/o la necessità (dove possibile) di interventi di chirurgia maxillo-facciale.

La nostra attività, pertanto, affonda le sue radici sulla fondamentale importanza di una visione medica più completa del paziente, con l’evidente necessità di interagire con specialisti in altre materie quali per esempio fisiatri, fisioterapisti, neurologi, otorini, oculisti, osteopati per una corretta diagnosi e un corretto piano di terapia.

Vi occupate anche di Gnatologia?

Si la Gnatologia è compresa nella specialità (Ortognatodonzia). Non si occupa solo di ATM (articolazione temporo mandibolare) ma anche degli squilibri mandibolo cranio vertebrali.

La visita specialistica gnatologica consente di eseguire diagnosi di eventuali squilibri mandibola-cranio-cervicali.
 
La durata di una visita specialistica è di circa un’ora :
si esegue un’accurata anamnesi pregressa e attuale del paziente, valuta lo stato di salute orale del paziente, i rapporti mandibola-mascellari, i muscoli masticatori e i muscoli posturali cranici, le articolazioni temporo-mandibolari, le problematiche posturali ed eventuali squilibri di colonna.
 
Al termine di tale visita l’Ortodontista è in grado, in caso di disordini cranio-mandibolari, di suggerire e impostare il piano terapeutico adeguato al paziente, programmando presso la nostra Clinica, ove necessario, una serie di esami approfonditi al fine di eseguire una corretta diagnosi e terapia gnatologica.

Cos’è un apparecchio ortodontico?

L’apparecchio ortodontico è lo strumento necessario , selezionato dallo specialista in Ortodonzia  per realizzare l’obbiettivo terapeutico, capace di fare crescere in modo armonico i mascellari in fase di crescita o di spostare i denti e di allinearli nella posizione finale programmata. Gli apparecchi ortodontici ci permettono di realizzare uno spostamento o una modifica di forma, sia a carico dei denti che dei mascellari. Il loro utilizzo, però, deve sempre essere preceduto dall’identificazione di un obbiettivo, che a seconda dei casi può essere quello risolutore della malocclusione.

Sono in gravidanza posso iniziare un trattamento ortodontico?

Lo stato di gravidanza comporta una vera e propria rivoluzione che interessa anche la bocca. Può infatti succedere che denti e gengive risultino più sensibili e più soggette a processi infiammatori. Bisogna valutare con attenzione la reale necessità di trattamento e scegliete insieme allo specialista quando e come intervenire.

Fasi ortodontiche

Le fasi ortodontiche possono essere riassunte:

Fase I precoce(Terapia intercettiva precoce) La terapia intercettiva precoce(o fase I) ha lo scopo di correggere disarmonie prevalentemente di natura scheletrica che, se non trattate tempestivamente, possono evolvere e aggravarsi nel corso del tempo. I principali obiettivi di tale terapia sono rappresentati da: armonizzare la crescita scheletrica, favorire l’eruzione di tutti i denti permanenti ed eliminare eventuali abitudini viziate.
Questa fase di trattamento viene di norma condotta ad un età compresa tra 4/6 anni ed ha una durata limitata (intorno ad 1 anno); successivamente viene seguita da una fase di monitoraggio con controlli periodici: talvolta, in questo intervallo di tempo, può risultare indicata la rimozione strategica di denti decidui per velocizzare o favorire l’eruzione dei corrispondenti denti permanenti. Dopo il completamento della permuta, viene stabilito se sia necessaria o meno una seconda fase di trattamento.
Fase I tardiva(Terapia intercettiva più tardiva) tra i 6/9 anni con gli stessi obiettivi della precedente

Alla fine della terapia intercettiva i denti non occuperanno la loro posizione definitiva: sarà necessario attendere il completamento della permuta (con l’eruzione di tutti i denti permanenti) per procedere, se necessario, con la fase II, e raggiungere tutti i restanti obiettivi del trattamento ortodontico.

Fase II

La fase II di trattamento prevede l’esecuzione di una terapia ortodontica a permuta completata (quando sono presenti tutti i denti permanenti), finalizzata a portare ogni dente in una posizione ideale, dove si trovi in armonia con labbra, guance e lingua. Consiste in genere nell’applicazione di dispositivi fissi nelle arcate superiore e inferiore ed un successivo dispositivo di contenzione.
In pazienti che non manifestino problematiche che richiedano una correzione ad un’età precoce (terapia intercettiva), il trattamento in un’unica fase (fase II), condotto intorno ai 12/16 anni, permette di ottenere il risultato in modo mirato, secondo i criteri di massima efficienza ed efficacia.
Nei pazienti in cui sia stata condotta una terapia intercettiva (fase I) ad un’età precoce, la fase II, dove necessaria, permette di potere raggiungere di tutti i restanti obiettivi del trattamento ortodontico

 

Mantenimento del risultato raggiunto

Una volta terminato il trattamento ortodontico  con la rimozione dell’apparecchio ortodontico, viene applicato un dispositivo di contenzione che ha lo scopo di stabilizzare i denti nella posizione raggiunta, dando tempo ai tessuti di adattarsi al cambiamento e di rendere l’occlusione più stabile.

Il nostro corpo è soggetto a continui cambiamenti durante il corso della vita: autorevoli ricerche hanno dimostrato che con il passare degli anni il perimetro delle arcate dentarie tenda progressivamente a contrarsi, in particolare nell’arcata inferiore, determinando un peggioramento dell’allineamento dei denti: per tale ragione, anche in persone che non abbiano mai effettuato un trattamento ortodontico, i denti tendono nel tempo ad affollarsi. La fase di contenzione risulta quindi tanto importante quanto quella di trattamento attivo.

La decisione relativa a quanto tempo prolungare la fase di contenzione dipende da numerosi fattori e sarà  decisa alla fine del trattamento

La contenzione può essere, a seconda dei casi, fissa o mobile.

Contenzione fissa

Nell’arcata inferiore e, più raramente, nell’arcata superiore viene incollato un sottile filo metallico alla parte interna dei denti anteriori.
Tale tipo di contenzione non crea nessun genere di problema, ma richiede che venga dedicata un’igiene orale accurata.
E’ necessario effettuare controlli periodici

Contenzione mobile

Si tratta di un apparecchio mobile  Le caratteristiche dell’apparecchiatura variano da caso a caso, così come il numero di ore in cui deve essere portata.

Un utilizzo non corretto della contenzione impedisce ai tessuti di adattarsi correttemente con lo svolgimento dei processi biologici necessari e può determinare una recidiva (ricomparsa del disallineamento) per influenza di forze di masticazione, per effetto di processi biologici o per azione della residua crescita dento-facciale.